venerdì 11 gennaio 2008

Il bambino PERFETTO

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Il bambino perfetto ha monitorati anche i tempi di digestione. Brevi, perché alle tre comincia l'attività del pomeriggio e non può essere appesantito. Canoa, pentathlon, cinese, violino. Mangia biologico, di preferenza. Non si ammala e se gli capita guarisce subito. E' vaccinato 13 volte nella vita, è sottoposto a cicli di antibiotici almeno quattro volte all'anno. E' sospettato di patologia ad ogni scarto dalla rotta prevista. Tre bambini vivaci su dieci sono sottoposti a test del deficit di attenzione, se faticano ad addormentarsi a luce spenta hanno probabilmente un disturbo del sonno. I distratti e i pigri non esistono più: solo principi di dislessia e specialisti pagati all'uopo per curarli.

I bambini perfetti imparano una lingua prima del compimento del terzo anno di età perché è ormai di conoscenza comune che i neuroni preposti al linguaggio si attivano entro quella data. Vanno dal dentista all'indomani della caduta dei denti di latte, subiscono interventi di correzione del palato 150 volte più di dieci anni fa.

A dodici anni eliminano le orecchie a sventola, un semplice intervento di otoplastica. A quattordici sono a dieta, a diciotto 25 ragazze su cento desiderano modificare (diminuire, assai più spesso aumentare) il seno: dieci lo fanno. Nella fascia d'età elementare le attività sportive che insidiano il calcio e la danza, per tradizione italica e sessista i più adatti a sviluppare scatto atletico nei maschi e grazia nelle femmine, avanzano le nuove discipline: rugby, scherma, golf, canoa (dove c'è acqua, ovviamente, e anche d'inverno). Pentathlon, caldamente consigliato dai pediatri per la completezza e autentico inferno dei genitori: occorrono attrezzature complete da equitazione, fioretto e spada, nuoto oltreché pomeriggi interi a disposizione per l'accompagnamento. La domenica le gare. I tornei in trasferta.

I bambini perfetti sono venuti al mondo con l'anestesia (epidurale, da vent'anni procedura di massa) e vivono anestetizzati dal dolore, preservati dai rischi, controllati a vista, accompagnati ovunque. Da baby sitter, in genere. Le madri lavorano. Sono figli del progresso della scienza e molto spesso di madri vicine ai 40; 35-45 per l'esattezza: destinati, altrettanto spesso, a restare figli unici. La "dittatura del figlio", quella di cui ormai si occupano anche le poste del cuore per via del fatto che ha soppiantato una qualsiasi anche blanda forma di intimità coniugale e di vita sociale, ne è la conseguenza diretta: dormono nel letto dei genitori, dettano la dieta e i tempi di vita, le amicizie. La maggior parte di frequentazioni fra adulti è conseguenza delle amicizie dei figli: compagni di scuola o di sport. Magari i genitori si sarebbero scelti comunque, forse no. [...]

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