venerdì 30 gennaio 2009

martedì 27 gennaio 2009

Pietro Calamandrei nel 1950...


Facciamo l'ipotesi, così astrattamente, che ci sia un partito al potere, un partito dominante, il quale però formalmente vuole rispettare la Costituzione, non la vuole violare in sostanza. Non vuol fare la marcia su Roma e trasformare l'aula in alloggiamento per i manipoli; ma vuol istituire, senza parere, una larvata dittatura. Allora, che cosa fare per impadronirsi delle scuole e per trasformare le scuole di Stato in scuole di partito? Si accorge che le scuole di Stato hanno il difetto di essere imparziali. C'è una certa resistenza; in quelle scuole c'è sempre, perfino sotto il fascismo c'è stata. Allora, il partito dominante segue un'altra strada (è tutta un'ipotesi teorica, intendiamoci). Comincia a trascurare le scuole pubbliche, a screditarle, ad impoverirle. Lascia che si anemizzino e comincia a favorire le scuole private. Non tutte le scuole private. Le scuole del suo partito, di quel partito. Ed allora tutte le cure cominciano ad andare a queste scuole private. Cure di denaro e di privilegi. Si comincia persino a consigliare i ragazzi ad andare a queste scuole, perché in fondo sono migliori si dice di quelle di Stato. E magari si danno dei premi, come ora vi dirò, o si propone di dare dei premi a quei cittadini che saranno disposti a mandare i loro figlioli invece che alle scuole pubbliche alle scuole private. A "quelle" scuole private. Gli esami sono più facili, si studia meno e si riesce meglio. Così la scuola privata diventa una scuola privilegiata. Il partito dominante, non potendo trasformare apertamente le scuole di Stato in scuole di partito, manda in malora le scuole di Stato per dare la prevalenza alle sue scuole private. Attenzione, amici, in questo convegno questo è il punto che bisogna discutere. Attenzione, questa è la ricetta. Bisogna tener d'occhio i cuochi di questa bassa cucina. L'operazione si fa in tre modi: ve l'ho già detto: rovinare le scuole di Stato. Lasciare che vadano in malora. Impoverire i loro bilanci. Ignorare i loro bisogni. Attenuare la sorveglianza e il controllo sulle scuole private. Non controllarne la serietà. Lasciare che vi insegnino insegnanti che non hanno i titoli minimi per insegnare. Lasciare che gli esami siano burlette. Dare alle scuole private denaro pubblico. Questo è il punto. Dare alle scuole private denaro pubblico"
Piero Calamandrei - discorso pronunciato al III Congresso in difesa della Scuola nazionale a Roma l'11 febbraio 1950

martedì 20 gennaio 2009

Adesso qualcuno mi dica una cosa positiva sull'Unione Europea, please...


Abbattimento di Punta Perotti
Strasburgo condanna l'Italia


Per la Corte europea dei diritti dell'uomo la confisca dei terreni è una violazione del diritto della protezione della proprietà privata e della Convenzione dei diritti dell'uomo

domenica 18 gennaio 2009

C'è qualcuno che...

C'è qualcuno che vorrebbe che io mi vergognassi di dire ai miei figli (che non ho...) e quindi ai miei nipoti, ai miei amici, ai conoscenti vecchi e nuovi, il lavoro che faccio...

C'è qualcuno che mi sta togliendo dei soldi perchè per 5 giorni non sono potuto andare al lavoro per via di un'influenza con febbre fino a 39... dopo 5 anni consecutivi senza nemmeno un giorno di assenza... (a parte le ferie e i giorni di assenza per corsi di aggiornamento... da me interamente pagati!!!).

C'è qualcuno che mi toglie degli strumenti di lavoro conquistati dopo molti anni di studi, di ricerche e di fatiche perchè se ne approvasse l'utilizzo, senza avermi nemmeno chiesto cosa ne penso, senza sapere se sono d'accordo o meno, senza avere la minima idea se in tutti questi anni mi sono serviti oppure no... Tolti e basta...

C'è qualcuno che parla e ahimè... decide senza essere mai stato una volta fra le quattro mura entro le quali ogni giorno si svolge il mio lavoro...

Questo qualcuno c'è... e adesso comincia davvero a rompermi i coglioni!

tanto per sdrammatizzare un po'...

sabato 10 gennaio 2009

lunedì 5 gennaio 2009